Ogni città, paese e villaggio del Lancashire è impregnato di una ricca storia, profondamente radicata e intrecciata con la vita moderna. Che si tratti di edifici medievali, strade romane o antichi terreni agricoli, il passato è presente in ogni angolo del nostro territorio. Singleton, un piccolo villaggio situato nel Fylde, è uno di questi luoghi, dove la storia è stata sapientemente preservata grazie all’impegno del Richard Dumbreck’s Singleton Trust, fondato nel 2003.
Il Trust lavora instancabilmente per conservare l’eredità storica del villaggio, gestendo 30 proprietà residenziali, una fattoria e 580 acri di terra. I visitatori possono esplorare percorsi storici che raccontano la storia di Singleton, una storia molto più profonda e ricca di quanto si possa immaginare.
Al centro del villaggio si trova ancora la Fire Engine House, un edificio che ha mantenuto intatto il suo fascino nel corso degli anni ed è diventato un simbolo della zona. Costruita nel 1882 dalla ricca famiglia Miller per proteggere le proprie proprietà, la Fire Engine House ospitava un carro dei pompieri trainato da cavalli, probabilmente un Merry Weather, gestito da volontari locali. Quando scoppiava un incendio, il primo compito era catturare un cavallo che pascolava nei campi vicini e suonare una campana d’allarme, posta in una piccola torre sul retro della casa.
Nel 1946, la stazione dei pompieri venne dismessa, ma ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per il villaggio ed è attualmente utilizzata dalla Electricity North West.
Tuttavia, la storia di Singleton affonda le sue radici in un passato molto più remoto. Durante la conquista romana della Britannia nel I secolo d.C., l’area era abitata da una tribù celtica nota come i Setantii. Nel 1086, Singleton fu menzionato nel Domesday Book con il nome di Singletun.
La famiglia Miller, ricchi mercanti di cotone, collaborava con la famiglia Horrocks di Preston. Nel 1853, Thomas Miller acquistò la tenuta di Singleton, e per due generazioni, la famiglia investì ingenti fortune nel villaggio e nella vicina Thistleton. La famiglia Miller acquisì Singleton Hall, Singleton Park, e le residenze North e South Lodge. Per i loro affittuari, costruirono nuovi cottage, una chiesa, un ufficio postale, una sala di lettura, una scuola e una sala del villaggio.
Grazie agli investimenti della famiglia Miller, la comunità prosperò, beneficiando anche della costruzione di Singleton Mill, della stazione dei pompieri e di una nuova strada che collegava il villaggio alla stazione ferroviaria. In omaggio alla famiglia, il pub del villaggio fu chiamato The Miller Arms.
Ma Singleton è noto anche per un nome ancora più famoso: Meg Shelton, conosciuta come la Strega del Fylde. La leggenda narra che Meg, nata nel XVII secolo, abbia vissuto nel villaggio prima di trasferirsi a Woodplumpton. Nel 1705, Meg fu schiacciata a morte da barili caduti e sepolta nel cimitero di Woodplumpton. Si dice che il suo corpo sia riapparso più volte in superficie prima di essere sepolto a testa in giù sotto un masso, che è ancora visibile oggi.
La leggenda racconta che Meg attraversasse i cieli notturni a cavallo di una scopa, facendosi beffe delle leggi della natura, rendendo il latte acido e facendo ammalare il bestiame.
Tuttavia, la storia della Strega del Fylde non è l’unico racconto affascinante che emerge da Singleton. Nel XIX secolo, la produzione di cotone divenne un’industria fiorente nella zona, con il primo mulino costruito a Preston nel 1777. Nel 1833, il 35% dei lavoratori dei mulini aveva meno di 16 anni e molti di loro soffrivano di gravi problemi di salute a causa delle dure condizioni di lavoro. Il danno ai polmoni era la principale causa di morte, con anni di irritazioni causate dalla polvere che fluttuava in stanze mal ventilate, provocando problemi respiratori in età avanzata.
I lavoratori delle sale di cardatura, dove le fibre di cotone venivano pulite prima della filatura, raramente raggiungevano l’età di 50 anni. Nel 1854, Charles Dickens visitò la zona durante uno sciopero che durò sette mesi, e si pensa che abbia tratto ispirazione da questa esperienza per il suo romanzo Tempi Difficili, basando il personaggio di Thomas Gradgrind su Thomas Miller.