Una “lettrice di tarocchi queer” e una “ricercatrice femminista interdisciplinare” streghe praticanti, eseguiranno “una serie di incantesimi e rituali” durante una conferenza accademica a Londra.
L’evento, intitolato Witching the Institution: Academia and Feminist Witchcraft, si terrà nell’ambito del congresso estivo Techne presso l’Università di Roehampton.
Techne, un consorzio di nove università di Londra e del Sud Est, assegna annualmente 57 borse di studio per dottorati, tutte finanziate dal Arts and Humanities Research Council (AHRC), un’ente del UK Research and Innovation (UKRI) finanziato dai contribuenti, che spende 8,9 miliardi di sterline l’anno per la ricerca universitaria.
Le dottoresse Ruth Charnock e Karen Schaller, le menti dietro l’evento, hanno dichiarato: “In questo progetto collaborativo eseguiamo una serie di incantesimi e rituali, inclusa la scrittura accademica, per contrastare il complesso industriale della conoscenza e come esso ha posizionato la strega.“
Ma non tutti sono d’accordo con questo evento.
Callum McGoldrick, ricercatore presso la TaxPayers’ Alliance, ha dichiarato al Telegraph: “I contribuenti saranno sconcertati da questo ennesimo spreco del loro denaro. L’AHRC sembra intenzionata a trovare modi sempre più strani ma non meravigliosi per sperperare i soldi dei contribuenti. I fondi dovrebbero essere destinati a supportare progetti di ricerca genuini, non aspiranti streghe.”
Le dottoresse Charnock e Schaller pubblicano filmati della loro pratiche su un account Instagram condiviso. L’anno scorso hanno trascorso “alcuni giorni di ritiro gloriosi” per lavorare al loro progetto “Witching the Institution”. La dottoressa Charnock spiega che è “nato dalla nostra esperienza come streghe dentro e ai margini del mondo accademico.”
Costruire un altare
Durante la settimana di ritiro, hanno creato una scala delle streghe, intrecciandovi i loro vari dolori, rabbie, ferite, frustrazioni con l’istituzione e le sue molteplici violenze, inflitte sui loro corpi e su quelli degli altri.
In un altro post, le accademiche hanno promesso futuri “siti web/film/conferenze/workshop/rituali per quel tizio che parla sempre sopra di te in una riunione”. Un altro post recita: “costruiremo un altare che, secondo noi, può supportare la manifestazione di nuove forme di protesta, resistenza e reimmaginazione.”
Oltre ad essere una “ricercatrice femminista interdisciplinare”, i progetti attuali della dottoressa Schaller includono “una collaborazione sulla rabbia femminista”, mentre la dottoressa Charnock elenca “costellazioni, creazione di spazi, lettura di tarocchi e co-creazione” come aree di competenza.
A maggio, il Telegraph ha rivelato che uno degli studenti Techne stava utilizzando la porcellana per esplorare la “supremazia bianca”, mentre altri dottorandi stavano indagando sul “giardino come sito per coltivare comunità queer antirazziste” e sull'”attivismo spirituale”.
Secondo Eric Kaufmann, professore di politica presso l’Università di Buckingham: “I consigli di ricerca del Regno Unito, specialmente nelle arti, nelle discipline umanistiche e nelle scienze sociali, sembrano concentrarsi più sull’ideologia della giustizia sociale e su temi alla moda piuttosto che spingere i confini della conoscenza.
“Gli accademici nei comitati di selezione premiano progetti che risuonano con la loro sensibilità d’avanguardia di sinistra. In un periodo di austerità, con solo una frazione di progetti finanziati, è uno scandalo che i contribuenti britannici stiano finanziando questa spazzatura.”
Noi invece non vediamo l’ora di vedere la conferenza 🙂