Secondo una ricerca, i processi per stregoneria in Norvegia si sono conclusi nel XVIII secolo

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Nei secoli XVI e XVII, la caccia alle streghe era diffusa in tutta Europa, incluso in Norvegia, dove circa 750 persone furono accusate di stregoneria e circa 300 di loro furono condannate a morte, molte delle quali erano Sami.

Recenti studi condotti nella Norvegia settentrionale e nel Finnmark hanno esaminato in dettaglio i processi relativi alle accuse di stregoneria, analizzando chi è stato accusato, per cosa è stato condannato e quale è stata la punizione. I ricercatori si sono basati sui documenti giudiziari per raccogliere queste informazioni.

Dei 91 casi di condanna a morte nel Finnmark durante quel periodo, 18 riguardavano Sami.

Tuttavia, rimangono molte domande senza risposta sulla situazione nella Norvegia centrale e nella zona dei Sami meridionali. Ellen Alm, storica presso l’Università norvegese di scienza e tecnologia (NTNU), ha cercato di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni su questo argomento. Attraverso l’esame dei documenti del tribunale, ha scoperto che tre Sami erano stati accusati di stregoneria: Finn-Kristin, Anne Aslaksdatter e Henrik Meråker, con quest’ultimo che ha ricevuto una condanna a morte.

Altri potrebbero essere stati accusati, dato che molti Sami avevano nomi norvegesi. Per cercare nuove informazioni, Anne-Sofie Schjøtner Skaar, dottoranda presso la NTNU, sta studiando i casi di stregoneria e magia verificatisi a Inderøy, Namdalen e presso i tribunali distrettuali di Stjør e Verdalen nel XVIII secolo.

Schjøtner Skaar ha scoperto nuove e interessanti informazioni durante la lettura e lo studio dei documenti giudiziari della contea di Nord-Trøndelag. Sta indagando su come la persecuzione della stregoneria fu gradualmente abolita nel corso del XVIII secolo.

Tuttavia, la fine della persecuzione non significava necessariamente la fine della demonizzazione della cultura Sami. Thomas von Westen, un missionario norvegese del XVIII secolo soprannominato l’apostolo Sami, confiscò oltre 100 tamburi cerimoniali Sami, distrusse siti sacrificali e luoghi sacri nella natura e promosse il divieto di alcol tra i Sami.

Il lavoro missionario e la diffusione dei principi dell’Illuminismo contribuirono alla fine della persecuzione della stregoneria. Tuttavia, i missionari presero il posto del sistema giudiziario nell’occuparsi della religione Sami e del modo in cui veniva praticata, come dimostrano i resoconti missionari del XVIII secolo.

La ricerca di Schjøtner Skaar mira anche a indagare su come le pratiche e le credenze magiche siano sopravvissute nel corso del XVIII secolo.