Quando il World Economic Forum ha invitato una strega a Davos per offrire incantesimi, non è stato solo un semplice spettacolo
l mondo intellettuale sta attraversando una fase di significativo cambiamento, una trasformazione evidente nel recente scandalo di plagio all’Università di Harvard, culminato con le dimissioni della presidente Claudine Gay. Questo episodio ha scatenato una serie di riflessioni sulle dinamiche intellettuali attuali, aprendo la strada a interrogativi profondi sulle relazioni tra “mia verità” o “verità privata” e la tradizionale “verità pubblica”. Tuttavia, questo cambiamento sembra andare oltre la sfera culturale, estendendosi ora al regno della scienza.
Il World Economic Forum ha offerto un esempio sorprendente di questa trasformazione quando ha invitato uno stregone a Davos durante la recente Conferenza Economica Mondiale. Questo gesto, apparentemente fuori dal comune, ha messo in luce la collisione di visioni del mondo differenti, creando un affascinante incrocio tra il dominio razionale di economia e politica e il regno esoterico e spirituale della stregoneria. L’evento non è stato solo un’occasione di spettacolo; ha simboleggiato un tentativo collettivo di affrontare le sfide globali da una molteplicità di prospettive.
Questo confronto di portata cosmica ha inevitabilmente generato una serie di domande cruciali sulla percezione pubblica e scientifica di fenomeni considerati “occulti”. Mentre alcuni vedono nell’invito allo stregone a Davos un segno di apertura mentale e illuminazione, altri argomentano che avrebbe avuto più senso coinvolgere un rappresentante religioso, come un prete, per un momento di preghiera. Questa discussione si insinua nell’ampio dibattito sulla coesistenza di scienza e occulto.
La stregoneria, un tempo relegata a figure folkloristiche o ad apparizioni nei film, ha improvvisamente assunto un ruolo di primo piano, diventando parte integrante del discorso pubblico. Nel 2017, alcune femministe hanno utilizzato incantesimi contro l’allora presidente Donald Trump, suscitando reazioni contrastanti. Questo fenomeno, privo di sostegno dalla cultura basata sulla scienza, evidenzia la potenza della “verità privata” nell’influenzare le azioni e le convinzioni, sfidando le convenzioni della verità pubblica.
Un cambiamento significativo si riflette anche nell’interesse crescente verso la spiritualità “a buffet”, con l’astrologia che gode di una rinascita di popolarità. I Millennial, in particolare, non vedono contraddizioni tra l’utilizzo dell’astrologia e la fiducia nella scienza. In un’era in cui più della metà dei giovani adulti statunitensi considera l’astrologia una scienza, emergono sfide per la percezione tradizionale della verità pubblica. Il concetto di una verità pubblica universale sta cedendo il passo a un panorama di prospettive molteplici, aprendo la strada a una serie di interrogativi sul ruolo della scienza in questa nuova realtà.
In un ulteriore passo audace, l’Università di Exeter in Gran Bretagna propone ora un master in “stregoneria, magia e scienze occulte”. Questa iniziativa solleva domande importanti: fino a che punto le facoltà e le pubblicazioni scientifiche saranno costrette ad accettare la stregoneria come scienza? Questo, sebbene possa sembrare un concetto ridicolo, mette in discussione la presunta invulnerabilità della scienza come portatrice di verità pubblica.
In conclusione, questo cambiamento nelle dinamiche tra verità pubblica e privata sta permeando anche il mondo scientifico. La prossima parte di questa serie esplorerà come il dibattito su sesso e genere stia creando ulteriori tensioni tra biologi, mettendo ulteriormente alla prova il confine tra verità pubbliche e private. Attraverso una serie di esempi e citazioni, cercheremo di delineare in modo più approfondito le sfide e le opportunità che questa nuova era di conflitto tra scienza e occulto può presentare.