Una strega che celebra il solstizio d’inverno e rende omaggio a Krampus, la “controparte demoniaca di Babbo Natale”, durante il periodo natalizio, ha dichiarato che tali rituali hanno un impatto “terapeutico” su di lei, aiutandola a “esprimersi”.
Ghia Vitale, redattrice senior di 33 anni presso Quail Bell Magazine, originaria di Long Island, New York, si identifica come strega da circa 13 anni e partecipa alle celebrazioni natalizie, al solstizio d’inverno e alla notte di Krampus.
La celebrazione di Krampus, secondo la tradizione, coinvolge punizioni per i bambini cattivi, come “colpire il bambino colpevole con verghe di betulla o mangiarlo”. Tuttavia, Ghia sostiene che la comunità strega interpreta ciò in modo simbolico, rappresentando “le difficoltà dell’inverno e le conseguenze delle azioni intraprese durante l’anno”.
Ghia ha celebrato la festività attraverso un rituale e la scrittura di una poesia offerta, credendo di migliorare nel “definire i limiti e nel non tollerare la mancanza di rispetto” grazie a tali pratiche.
La strega si connette con Krampus per ricordare l’importanza di essere “giusti e responsabili nelle sue azioni” nei confronti degli altri.
Inoltre, Ghia pratica la magia il giorno di Capodanno per benedire l’anno successivo con fortuna, accendendo candele e incenso come offerte.
Ha dichiarato: “La pratica della stregoneria è terapeutica per me: fare incantesimi e rituali mi aiuta a esprimere me stessa, visualizzare risultati migliori, elaborare e rilasciare emozioni negative”.
Mentre Ghia celebra il Natale con i suoi cari, scambiandosi regali, dedica anche tempo al Yule, conosciuto come solstizio d’inverno, come parte della sua identità di strega. Questa celebrazione coinvolge lo scambio di regali con altre amiche streghe e la partecipazione a eventi speciali.
La strega segue la tradizione del Yule da quando aveva circa 13 anni, utilizzando candele rosse e argentate per riflettere le energie della stagione.
Ghia ha anche festeggiato la Krampusnacht, nota anche come Krampus Night, che coinvolge la punizione dei bambini cattivi da parte di Krampus. Tuttavia, sottolinea che la sua interpretazione non è letterale, ma simbolica, rappresentando le difficoltà invernali e le conseguenze delle azioni umane.
La celebrazione di Krampusnacht ha coinvolto un rituale, l’invocazione della protezione di Krampus e la lettura di una poesia intitolata “Inno a Krampus”.
Ghia ritiene che questi rituali abbiano contribuito a migliorare la definizione dei suoi limiti e a non tollerare la mancanza di rispetto. La strega ritiene che gli incantesimi e i rituali che pratica portino a cambiamenti personali che si manifestano esternamente nel mondo.
Infine, Ghia lancia incantesimi il giorno di Capodanno per benedire il prossimo anno con fortuna e fortuna, offrendo candele, incenso, dolci e succhi come offerte.
Per quanto riguarda la reazione dei suoi cari alle sue tradizioni e alla sua identità di strega, Ghia ha spiegato che i suoi amici più stretti accettano la sua stregoneria, mentre altri hanno opinioni contrastanti, ma lei non si sente turbata da queste differenze. Dopo quasi 20 anni di pratica, Ghia non prevede di smettere di praticare la stregoneria, credendo che abbia avuto un impatto positivo sulla sua vita in molteplici occasioni.