Esbat: il 28 Ottobre Luna Piena del Cacciatore.

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Importante simbolo fin dall’antichità, questa luna ha molti nomi e molti significati, andiamo a scoprirli insieme.

Inizia a far freddo ed è importante cercare cibo per il lungo inverno che si avvicina. Nei campi dei nativi americani è tutto un fremito di caccia, adesso che la neve ancora non c’è e che gli animali sono ancora “disponibili”.

L’equinozio di autunno è ormai lontano e questa è la prima luna piena da quando la terza stagione dell’anno è iniziata. Il raccolto è quindi stato fatto, ma scorte di carne non sono ancora sufficienti per resistere ai gelidi inverni del Nord America.

Quella di ottobre, attesa il 28 del mese, è la Luna del Cacciatore per i nativi americani, proiettati verso l’inverno per il quale era necessario raccogliere scorte di cibo. Nei campi era tutto un fremito di caccia, in un periodo ancora privo di neve con molti animali ancora “disponibili”.

Perché Luna del Cacciatore

Ecco perché Luna del Cacciatore, particolarmente riverita dai nativi perché segnava, o quasi, la sopravvivenza o meno per molte tribù. In particolare, è quella degli Algonchini che ha fatto da padrona nella tradizione, “imponendo” i nomi ancora oggi ricordati.

Come spiega l’Uai, però, non sempre la luna piena di ottobre è chiamata così. Innanzitutto a volte è chiamata anche Luna del Sangue o Luna Sanguigna sempre per via della “spietata” caccia, ma soprattutto, se il plenilunio di ottobre è più vicino all’equinozio di autunno di quello di settembre, viene chiamata la Luna del Raccolto.

Così è stato nel 2018 quando fu luna piena il 5 ottobre, più vicina all’equinozio d’autunno della luna piena di settembre (apparsa il 6). E’ così circa ogni tre anni, la prossima volta nel 2021

Ma non sempre la luna piena di ottobre è chiamata così. Innanzitutto a volte è chiamata anche Luna del sangue o Luna sanguigna sempre per via della “spietata” caccia, oltre ad essere la Luna del Raccolto se la più vicino all’equinozio d’autunno.

Molti dei nomi dati alle lune piene risalgono a centinaia di anni fa fino agli indigeni americani e sono stati tramandati ai coloni americani giunti in Nord America. Le tribù indigene degli Algonchini si riferivano alla luna di ottobre come alla Luna del Cacciatore perché segnalava il momento di andare a caccia in preparazione per l’inverno. Dal momento che in questo periodo dell’anno i campi sono già stati mietuti, i cacciatori possono facilmente avvistare cervi e altri animali, così come le volpi giunte per cibarsi di loro.

Questo è in realtà uno dei molti nomi dati alla luna piena di ottobre nel corso dei secoli dalle culture di tutto il mondo. Nell’Asia sudorientale, per esempio, ottobre segna tipicamente la fine della stagione dei monsoni e ha influenzato il nome dato alla luna piena del mese. Per gli induisti, questa luna piena è chiamata Sharad Purnima, una festa del raccolto che segna la fine delle piogge. Per i Buddisti, questa luna piena prende il nome di Pavarana, la fine del Vassa, ossia il periodo di digiuno di 3 mesi per i monaci buddisti legato ai monsoni.

Perché la Luna del Cacciatore è speciale?

La maggior parte dei nomi dati alla luna nel corso dei mesi proviene dagli indigeni americani e dal folklore americano. Tuttavia, quella della Luna piena del Cacciatore è una definizione astronomica di lunga data. Nello specifico, è sempre la prima luna dopo la Luna del Raccolto, ossia la luna piena più vicina all’equinozio d’autunno. La Luna del Cacciatore sorge intorno al tramonto del sole e tramonta intorno all’alba. È l’unica notte del mese in cui la luna è presente nel cielo per tutta la notte. Poiché la Luna del Cacciatore sorge intorno al momento del tramonto, vicina all’orizzonte, potrebbe apparire più grande e più arancione rispetto alla “solita” luna. Questo è conosciuto come Illusione lunare, un effetto dei nostri occhi ancora molto dibattuto.

Tutti coloro che decideranno di ammirare la Luna del Cacciatore, con un po’ di fortuna potranno anche osservare qualche meteora sfrecciare nel cielo. “Stelle cadenti” attive nel mese di ottobre e nei primi giorni di novembre, le Orionidi devono il loro nome al radiante (il punto da cui lo sciame sembra originarsi), che si trova in corrispondenza della costellazione di Orione. Come le Eta Aquaridi, le meteore sono originate dal passaggio nei resti della Cometa di Halley. Visibili circa 20 “stelle cadenti” l’ora dal 2 ottobre al 7 novembre, il picco nel cielo sarà raggiunto fra il 20 e il 23 ottobre, con un massimo di meteore variabile fra le 20 e le 60 l’ora.

Significato spirituale

Alla Luna, si sa, si sono ispirati poeti e cantanti per secoli e anche oggi rappresenta una Musa ispiratrice per i romantici. Accanto a questo, non mancano moltissime tradizioni popolari e leggende, che narrano di vere e presunte influenze sulla natura, a volte creando dei singolari mix di scienza e credenze popolari.

In particolare, secondo alcune teorie, la luna piena di ottobre ha molto a che fare con l’anima interiore. Considerata una sorta di “fase di passaggio”, potrebbe spingerci ad un’introspezione più profonda, spingendoci a riflettere sulla nostra capacità di “lasciare andare le cose”. La calma prima dell’arrivo del freddo inverno.

Importante anche in molte religioni Pagane, si può ritrovare per esempio fra gli Esbat o indicata come propizia in molti rituali di Stregoneria

Al di là di presunti significati esoterici, di certo ammirare la Luna piena, in qualsiasi mese dell’anno, può darci pace e serenità, così come in generale il contatto con la natura, alle sole luci del firmamento e al solo suono di uccelli e altri animali. Perché, dunque, privarcene?