India, addio a Birubala, paladina delle donne ritenute streghe

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Grazie a lei approvata in Assam legge contro la superstizione


All’età di 75 anni ci ha lasciati Birubala Rabha, una figura straordinaria dell’India, nota per la sua strenua lotta contro la caccia alle streghe nel suo stato natale, l’Assam. Birubala, che ha sfidato ripetutamente la superstizione, è stata essa stessa bersaglio di accuse di stregoneria e minacce di morte. La sua instancabile dedizione l’ha portata a viaggiare di villaggio in villaggio, affermando con coraggio che le streghe non esistono. Grazie al suo impegno, ha salvato quasi un centinaio di donne da linciaggi e altre atrocità.

Birubala non si è fermata a salvare vite. Con la sua campagna decennale e il sostegno dell’associazione che ha fondato, la Birubala Mission, è riuscita a far approvare una legge che definisce la caccia alle streghe un reato penale, punibile severamente. Questa donna, con solo una licenza elementare, ha dimostrato una forza e un coraggio ineguagliabili, guadagnandosi nel 2021 il Padma Shri, una delle più alte onorificenze indiane.

La sua crociata contro la superstizione e i pregiudizi ha avuto inizio nel 1985, quando il suo figlio maggiore si ammalò gravemente. Lo stregone del villaggio aveva predetto che il ragazzo sarebbe morto in tre giorni e attribuiva la malattia a una giovane innamorata di lui. Invece di seguire la tradizione e organizzare una spedizione punitiva contro la ragazza, Birubala decise di portare suo figlio in un ambulatorio, dove fu curato. Successivamente, si recò nel villaggio della ragazza accusata e le offrì protezione, segnando l’inizio della sua battaglia contro la superstizione.

Nonostante l’approvazione della legge, l’antica pratica di accusare le donne di stregoneria, ostracizzarle, picchiarle, abusarne sessualmente o torturarle a morte, continua a riaffiorare nello stato dell’Assam. Sebbene le vittime siano per lo più donne, anche alcuni uomini sono stati accusati di stregoneria.

Birubala Rabha ha lasciato un’impronta indelebile nella lotta contro l’ignoranza e la violenza, mostrando che anche una persona con modeste risorse educative può cambiare il mondo con coraggio e determinazione. La sua eredità continuerà a ispirare chi combatte contro le ingiustizie e i pregiudizi in ogni parte del mondo.