Nell’antica Russia, la magia e la stregoneria assumevano forme diverse rispetto alla visione occidentale, offrendo un’interessante prospettiva sul potere e sulla società di quei tempi.
Contrariamente alla concezione occidentale che associa le streghe alla figura di donne in combutta con il diavolo, in Russia la magia era vista in una luce diversa. Mentre l’Europa cattolica e protestante demonizzava la figura della donna come strega, in Russia gli uomini erano i principali sospettati di praticare la magia.
Le prove di questa convinzione si trovano in una varietà di documenti storici dal XII al XVIII secolo, che mostrano come la magia fosse una parte integrante della vita quotidiana, utilizzata per guarire i malati, aiutare gli innamorati, localizzare persone e oggetti smarriti e persino proteggere le persone da armi e frecce. La magia era una pratica comune che coinvolgeva tanto i contadini quanto gli aristocratici, con incantesimi che invocavano poteri naturali e creature leggendarie.
Gli uomini erano spesso accusati di praticare incantesimi d’amore coercitivi, mirati a sottomettere la volontà delle loro amate. Questi incantesimi includevano poesie e rituali che invocavano il dolore e la sofferenza se la donna si allontanava dall’uomo. D’altra parte, le donne che cercavano di ribaltare il potere patriarcale e dominare i loro mariti affrontavano punizioni severe, compresa l’esecuzione.
Oltre agli incantesimi d’amore, esisteva una categoria più ampia di incantesimi chiamati “incantesimi al potere”, che sfidavano direttamente l’ordine sociale. Gli uomini, che avevano maggiori possibilità di incontrare autorità sociali superiori durante i loro spostamenti, utilizzavano spesso questi incantesimi per proteggersi e ottenere vantaggi nelle loro interazioni sociali.
“Come un ceppo brucia e secca nel fuoco, così possa il cuore del mio padrone bruciare e seccare.”
In una società fortemente gerarchica come quella russa, la magia rappresentava un modo per esercitare un po’ di potere in un mondo dove le gerarchie erano rigide e indiscusse. Sebbene le pratiche magiche potessero sembrare meno sensazionali rispetto all’Europa occidentale, erano viste come altrettanto minacciose per l’ordine sociale e politico stabilito.
La magia era una parte integrante della vita quotidiana in Russia, offrendo un’opportunità per coloro che erano al di sotto delle gerarchie sociali di cercare un senso di controllo e potere in un mondo dominato dalla gerarchia e dalla rigidezza sociale.
I documenti storici mostrano che la magia non era solo una pratica individuale, ma spesso coinvolgeva anche la comunità. I guaritori e gli incantatori erano spesso consultati per risolvere dispute e problemi tra i membri della comunità. La magia era vista come una forza che poteva influenzare non solo le persone, ma anche gli eventi naturali e le situazioni sociali.
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Uno degli usi più comuni della magia era per la guarigione. I guaritori utilizzavano incantesimi e pozioni a base di erbe per curare malattie e ferite. Questi praticanti credevano che la malattia fosse causata da uno squilibrio nel corpo e che l’uso della magia potesse ripristinare l’equilibrio e guarire il malato. La magia era anche utilizzata per proteggere le persone da malattie e incidenti, e per garantire il successo nelle attività quotidiane come la caccia e l’agricoltura.
Un altro importante uso della magia era per influenzare le relazioni interpersonali. Gli incantatori credevano che l’uso di determinati incantesimi potesse influenzare i sentimenti delle persone e portare amore, amicizia o rispetto. Questi incantesimi erano spesso utilizzati per risolvere dispute tra famiglie o comunità e per garantire relazioni armoniose.
La magia era anche utilizzata per prevedere il futuro e per interpretare i segni e i presagi. Gli incantatori credevano che osservando determinati eventi o fenomeni naturali potessero ottenere indizi sul futuro e prendere decisioni informate. Questa pratica era particolarmente comune tra i capi e i governanti, che cercavano di prendere decisioni che avrebbero portato prosperità e successo al loro popolo.
Un libro degli incantesimi del 1763, ad esempio, include quanto segue :
“… Come il sole sorge e la luna, per volontà dell’altissimo, e come gli zar, i principi, i re, i generali, i governatori e tutte le persone, così posso io, schiavo di Dio, apparire con la bellezza di il sole e la luna nei loro occhi. … Poiché gli zar, i re, i cavalieri, i governatori, i generali e i governanti amano qualsiasi pietra preziosa, e possano tutte le persone amare me, schiavo di Dio”.
La magia e la stregoneria nella Russia antica erano pratiche complesse e sfaccettate che riflettevano le credenze, i valori e le sfide della società dell’epoca. Mentre la magia poteva essere vista come una minaccia all’ordine sociale, era anche una fonte di conforto, guarigione e protezione per molte persone.