Se desiderate vivere un’esperienza da favola immersi in un rituale del tè degno di Alice nel Paese delle Meraviglie, allora è tempo di prendere la strada verso Calcata. Qui, l’orologio rallenta e la frenesia quotidiana si dissolve, lasciando spazio a conversazioni rilassate e alla condivisione di una tazza fumante.
Si racconta che Calcata sia un borgo delle streghe, e in effetti un tocco di magia avvolge questo piccolo borgo nella provincia di Viterbo. Questo fascino particolare è dovuto in parte alla presenza di numerosi artisti internazionali che hanno scelto di stabilirsi qui, insieme a imprenditori visionari che hanno saputo coglierne il potenziale. Gemma Uyttendaele è uno di questi esempi: ex modella belga che ha abbracciato un cambiamento radicale nella propria vita, dando vita a una sala da tè che sembra essere stata plasmata dalle pagine di una fiaba.
L’idea di aprire una sala da tè potrebbe non sembrare così stravagante oggi, nonostante il clima invernale insolitamente caldo che spinge verso altre bevande. Tuttavia, nel 1991, le cose stavano diversamente, specialmente in un piccolo borgo distante dalle grandi città. Gemma ricorda: “Mi prendevano per pazza, ma in Belgio il tè è sempre stato molto popolare, mentre qui in Italia c’erano già molti bar.”
Nei primi anni a Calcata, dove è arrivata casualmente nel 1982, Gemma ha sperimentato diversi lavori. Tuttavia, dopo aver visitato una sala da tè a Parigi, ha capito qual era la sua vera vocazione: “Far bere tè agli italiani sembrava un’impresa impossibile all’epoca. Ho deciso di stupire con la qualità e la varietà.” E che varietà! Con 101 tipi di tè nel menu, “un numero diventato simbolico, che mi spinge sempre a cercare di più: molti si fermerebbero a 100, ma quel ‘uno’ finale rappresenta per me il passo ulteriore da compiere sempre.”
Situata in via Tripoli, in una zona un po’ appartata rispetto al centro storico, La Sala è stata dapprima ospitata in uno spazio più piccolo, per poi trasferirsi nella casa di Gemma. “La famiglia si è allargata e ho trasferito l’attività nella mia casa.” Fin dall’inizio, La Sala ha attirato principalmente turisti. “Con i residenti locali c’è meno affluenza, non siamo un bar, non serviamo cappuccini e cornetti al mattino. L’aperitivo qui è sempre a base di tè.” La scelta di puntare sul numero si è rivelata vincente. “Molti controllavano il menu per vedere se ci fossero davvero 101 tipi di tè, diventava un gioco.”
Ma prima ancora dell’offerta, è l’atmosfera a conquistare. Entrando, ci si trova immersi in un mondo incantato, con piante, tazze di ogni genere, oggetti decorativi, libri… uno spazio che profuma di foglie di tè, torte fatte in casa e marmellate. È un’esperienza culturale, con libri in tutte le lingue per approfondire la conoscenza del tè, ma soprattutto è una casa. La casa di Gemma, che insieme alla sua bambina di sei anni (ora la mente dietro La Carta Rivista, un negozio specializzato in riciclo creativo nel paese), ha intrapreso un viaggio senza ritorno, costruendo un nuovo progetto.
Ad accogliere i clienti ci sono anche quattro gatti, con Ughetto in testa, e una collezione di oltre 500 teiere che lascia senza fiato. “Ho iniziato a collezionarle pian piano, è diventata una vera passione.”
Con un’atmosfera accogliente d’inverno e unica d’estate, La Sala è una tappa imperdibile. Durante le giornate di sole, si può godere della terrazza panoramica, sorseggiando uno dei molti tè freddi preparati da Gemma. Niente succhi di frutta, né Campari o Spritz, al massimo una limonata fatta in casa. “Non voglio creare un bar, questo è il mio angolo di tranquillità, dove si viene per ritrovare un po’ di pace, parlare, comunicare.” Il Wi-Fi è disponibile, ma Gemma preferisce non condividere la password. “A meno che non sia davvero necessario. Credo che sia importante ritrovare il piacere della compagnia.”