Non sempre belle notizie, ogni tanto ci sono anche delle persone che non seguono davvero il cammino e che danneggiano tutta la comunità.
Una donna, insieme ai suoi “mariti” e allo zio, è stata arrestata in Louisiana a seguito di gravi accuse avanzate da una presunta vittima coinvolta in una relazione poliamorosa. Hannah Frisby, 29 anni, è accusata di stupro di primo grado, atti rituali e percosse aggravate, mentre due dei suoi tre mariti e suo zio affrontano accuse di percosse aggravate, con uno dei mariti anche accusato di stupro di primo grado.
La vittima ha dichiarato di essere stata invitata a unirsi a una relazione poliamorosa con Frisby, suo marito Caleb Frisby e un terzo individuo non ancora addebitato. Tuttavia, successivamente le è stato rivelato che sarebbero stati considerati schiavi del sesso e le è stato offerto un cucciolo come “sacrificio agli dei”.
La vittima, affetta da autismo e ADHD, ha riferito alle autorità di essere stata punita per comportamenti autolesionisti, costretta a sedersi in acqua bollente e strofinarsi con spazzole imbevute di candeggina per liberarsi dagli “spiriti maligni” di fronte agli altri membri della relazione.
Inoltre, la vittima ha affermato di essere stata incoraggiata a rinnegare il cristianesimo, poiché Frisby praticava la stregoneria, Caleb era un satanista e il terzo individuo seguiva il “vikingismo”. La situazione è diventata ancora più grave quando la vittima ha affermato di aver ricevuto un cucciolo come “sacrificio agli dei”, con Frisby che minacciava il cane con un coltello al petto.
Frisby avrebbe anche abusato sessualmente della vittima quando questa non si conformava alle richieste sessuali dei mariti, sostenendo che la vittima non era altro che uno schiavo necessario per aiutarli a riprodursi e “salire di grado”. Anche lo zio di Frisby, Tommy Allen, è stato accusato di abusi sessuali nei confronti della vittima.
Le autorità sono state informate della situazione quando la sorella della vittima è stata interrogata in modo criptico sulla condizione di “Freddy” durante una visita alla casa. Successivamente, la vittima ha scritto un messaggio di aiuto in un taccuino, affermando di essere picchiata quotidianamente come uno schiavo e di essere impossibilitata a fuggire.
I deputati sono intervenuti il 21 settembre, dopo una segnalazione, e hanno arrestato i quattro sospettati il 14 dicembre, dopo un’indagine approfondita.