Il Bureau per la Conservazione dei Monumenti della Baviera ha annunciato il rinvenimento di un antico “Pozzo dei Desideri” nella città di Germering, situata nello stato della Baviera, in Germania. La scoperta è avvenuta durante i lavori di costruzione di un centro di distribuzione e ha portato alla luce depositi rituali risalenti a circa 3.000 anni fa, durante l’età del bronzo.
Il pozzo, rivestito in legno, è stato trovato in condizioni eccezionali alla base, conservando completamente il suo rivestimento per un’altezza di circa cinque metri (16,4 piedi). Gli archeologi, esplorando gli strati sedimentari sul fondo del pozzo, hanno rinvenuto una ricca varietà di manufatti, tra cui spille di bronzo, spirali metalliche, un pendente in metallo con un dente di animale e più di 70 vasi di ceramica.
I vasi, che includono ciotole, tazze e contenitori finemente decorati, sono simili a quelli tipicamente trovati nelle sepolture della media età del bronzo, spesso utilizzati come corredi funerari. La straordinaria condizione di integrità di ciascun vaso suggerisce che siano stati depositati ritualmente con attenzione anziché essere semplicemente gettati e frammentati casualmente.
Mathias Pfeil, dell’Ufficio per la Conservazione dei Monumenti della Baviera, ha dichiarato: “Ancora oggi, le fontane hanno per molte persone qualcosa di magico.Lasciano cadere monete nella speranza che i loro desideri vengano esauditi. Non possiamo spiegare le motivazioni dei nostri antenati 3000 anni fa nel depositare ritualmente gioielli e altri doni preziosi. Tuttavia, si può presumere che fossero intesi come sacrifici per garantire un buon raccolto.”
Uno studio dei sedimenti del pozzo e dei resti organici ha rivelato che durante l’uso del pozzo, le acque sotterranee avevano notevolmente diminuito, causando una prolungata siccità e scarsi raccolti per le comunità circostanti. Questo potrebbe fornire una spiegazione al motivo per cui così tanti manufatti di alto rango e ceramiche sono stati depositati ritualmente.
Gli scavi a Germering sono in corso dal 2021, rivelando circa 13.500 reperti archeologici e oltre 70 altri pozzi, principalmente dell’età del bronzo e dell’alto medioevo.
