Circa duecento afghani sono stati arrestati dai talebani con l’accusa di stregoneria, nell’ambito di una campagna nazionale mirata a fermare tali pratiche utilizzate per fare profezie e offrire presunte cure per malattie o per proteggersi contro il “malocchio”.
Il governo talebano ha annunciato l’intenzione di imporre il divieto di pratiche come la stregoneria, la magia nera, gli amuleti e quelli che chiamano “piedi falsi”.
Il portavoce del Ministero del Vizio e della Virtù, Mohammad Sidik Akif Mahajar, ha fatto luce su questa decisione.
Mehajer ha spiegato che mentre queste usanze, in particolare gli incantesimi (noti come Tawiz ), erano tradizionalmente viste come pratiche religiose, ora si sono trasformate in iniziative commerciali.
Il mercato di questi articoli e pratiche è cresciuto, sfruttando potenzialmente coloro che credono nei loro poteri, ha affermato.
Mehajer ha anche sottolineato l’impatto sociale di queste pratiche. Secondo lui, sono stati motivo di conflitto nelle famiglie, causando disaccordi e tensioni tra le coppie (marito e moglie).
I talebani e le autorità religiose insistono sul fatto che i cosiddetti stregoni e streghe violano la legge islamica utilizzando amuleti e incantesimi che pretendono di curare le malattie. “Molte persone, a causa della loro mancanza di conoscenza dell’Islam, si avvicinano agli stregoni, anche se la stregoneria è proibita nell’Islam”, ha spiegato lo studioso di religione Mawlawi Noorulhaq.
Alcune persone sostengono addirittura che le loro disgrazie personali o i danni alle loro case siano stati il risultato diretto di stregoneria o malefici, ha aggiunto.